Consigli pratici alla catalogazione dei manifesti


L’articolo è dedicato alla catalogazione base dei manifesti. Sono riportate, di seguito, due schede relative a manifesti, presenti nella mia collezione, di mostre d’arte. Le schede possono essere utilizzate per tutti i tipi di manifesti, cinematografici, teatrali, artistici, etc., basta solo apportare qualche semplice modifica. Le schede sono state realizzate con Word. Segue le immagini una descrizione della scheda.
Le presenti schede si compongono di 8 sezioni, utili all’identificazione esatta del manifesto e dei dati essenziali alla sua catalogazione. La scheda utilizzata è simile a quella proposta nella sezione “catalogare l’arte”, appositamente modificata per le specificità del caso. La prima sezione riguarda la “Definizione culturale”, cioè riporta i dati essenziali relativi al titolo (della mostra in questo caso), all’oggetto (che sarà sempre manifesto, ma si può anche specificare il tipo di stampa), alle indicazioni (riguardo l’occasione della stampa) e, se recuperabile, l’indicazione sullo stampatore o la tipografia di pertinenza. La seconda sezione, ovvero “cronologia e dati patrimoniali”, riporta il fondamentale numero di inventario, da noi attribuito e riportato a matita sul retro del manifesto o sulla cornice, il secolo, l’anno della mostra, l’occasione o il luogo d’acquisto, il prezzo pagato, il valore in caso di vendita al dettaglio. Questi ultimi tre elementi non sono essenziali all’identificazione dell’oggetto, piuttosto sono utili alla memoria del collezionista, in modo da inquadrare con certezza le spese sostenute, gli eventuali guadagni in caso di vendita e le occasioni presentatesi per l’acquisto. Sono i dati che rendono “nostro e unico” l’oggetto. Segue la sezione “dati tecnici”, dove vengono riportate le misure espresse in centimetri nella formula altezza per larghezza e le condizioni di conservazione. La scala delle condizioni è, indicativamente, questa: pessimo, scarso, discreto, mediocre, buono, ottimo, eccellente. Ai “dati tecnici” seguono i “dati analitici”. In tutte e due le schede questa sezione è stata lasciata vuota, poichè i manifesti non riportano trascrizioni manuali da nessuna parte, ma puà essere utile in caso di manifesti con dediche, firme e quant’altro. Nella quinta sezione si riporta, invece, la fotografia del manifesto. La sesta sezione è dedicata alle “note”; qui si possono riportare tutte le informazioni utili ricavabili dal manifesto stesso, come gli orari, gli estremi delle date, la responsabilità della mostra, la proprietà della collezione, il prezzo dei biglietti, etc. Segue la “scheda sintetica”, ovvero una scheda base utile alla creazione di un ulteriore catalogo con le sole schede sintetiche, al fine di rendere più agevole il recupero delle informazioni principali. Infine i dati sulla compilazione, ovvero il nome e cognome del compilatore, la data dell’ultima modifica e una sezione con “eventuale variazioni”. Quest’ultima serve per giustificare le variazione eventualmente apportate da terzi alla scheda. Se lavorerete con metodo ed eventualmente apporterete qualche modifica, le schede, così concepite, potranno essere adattate a qualsiasi manifesto presente nella vostra collezione.


Commenti

Post più popolari