Conclusa la mostra Astrid Kirchherr whit the Beatles. Considerazioni sul successo.
Bologna, 25 ottobre 2017
Dopo tre mesi si è conclusa la settimana scorsa la mostra Astrid Kirchherr with the Beatles (7 luglio – 9 ottobre 2017, PALAZZO FAVA, BOLOGNA - http://www.genusbononiae.it/mostre/astrid-kirchherr- with-the-beatles/), organizzata da Genus Bononiae – Musei nella Città in collaborazione con ONO arte contemporanea.
I visitatori - oltre 12.000, di cui circa 10.000 paganti - hanno potuto assistere alla più ampia e completa esposizioni delle opere della Kirchherr, prima fotografa ufficiale della band di Liverpool, mai realizzata prima. Materiale del tutto inedito, documenti e fotografie restaurate appositamente per la mostra bolognese, non hanno solo raccontato la storia dei primi anni formativi dei Beatles ma anche lo spaccato culturale di un epoca a cavallo tra dopo guerra e boom economico e quello sociale di due città, Amburgo e Liverpool, alle periferie di due imperi in ricostruzione.
“La mostra - ha sottolineato Fabio Roversi – Monaco condividendo il pensiero di Vittoria Mainoldi – è stato un vero e proprio evento che ha coinvolto l’intera città di Bologna con incontri settimanali che hanno declinato il tema Bealtes con artisti ed esperti come il jazzista Piero Odorici, il cantautore Andrea Mingardi, il Professor Guido Gambetta, l’illustratore Matteo Guarnaccia e la saggista Giulia Pivetta, il Professor Antonio Taormina, il Professor Gino Scatasta e il giornalista Red Ronnie.”
Collaborazioni di grande interesse sono state create con diverse realtà ed istituzioni come l’associazione culturale Italo Britannica e la Fondazione Cineteca di Bologna che ha inserito la proiezione del documentario di Ron Howard Eight Days a Week nel cartellone della manifestazione “Il Cinema Sotto le Stelle”.
L’ultima settimana di mostra ha anche visto la partecipazione di Astrid Kirchherr, che nonostante le difficili condizioni di salute ha voluto visitare la mostra, da lei stessa definita la più “grande e meglio curata” mai realizzata dal suo archivio, ed intrattenersi con i visitatori, che non si aspettavano una tale occasione.
Visto il grande successo, la mostra proseguirà per un tour mondiale nel 2018 che toccherà Spagna, Francia e Giappone.
Diversi i canali con cui restare in contatto e scoprire novità sull’esposizione: Hashtag mostra: #Fab4Bologna
Facebook: www.facebook.com/genusbononiae
Twitter: @genusbononiae #GenusBononiae
Sito internet: www.genusbononiae.it
Ufficio stampa Ono
press@onoarte.com | 051262465
Ufficio Stampa e Comunicazione di Genus Bononiae
Silvia Quici 051 19936354 │3665605943 - silvia.quici@genusbononiae.it
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I visitatori - oltre 12.000, di cui circa 10.000 paganti - hanno potuto assistere alla più ampia e completa esposizioni delle opere della Kirchherr, prima fotografa ufficiale della band di Liverpool, mai realizzata prima. Materiale del tutto inedito, documenti e fotografie restaurate appositamente per la mostra bolognese, non hanno solo raccontato la storia dei primi anni formativi dei Beatles ma anche lo spaccato culturale di un epoca a cavallo tra dopo guerra e boom economico e quello sociale di due città, Amburgo e Liverpool, alle periferie di due imperi in ricostruzione.
“La mostra - ha sottolineato Fabio Roversi – Monaco condividendo il pensiero di Vittoria Mainoldi – è stato un vero e proprio evento che ha coinvolto l’intera città di Bologna con incontri settimanali che hanno declinato il tema Bealtes con artisti ed esperti come il jazzista Piero Odorici, il cantautore Andrea Mingardi, il Professor Guido Gambetta, l’illustratore Matteo Guarnaccia e la saggista Giulia Pivetta, il Professor Antonio Taormina, il Professor Gino Scatasta e il giornalista Red Ronnie.”
Collaborazioni di grande interesse sono state create con diverse realtà ed istituzioni come l’associazione culturale Italo Britannica e la Fondazione Cineteca di Bologna che ha inserito la proiezione del documentario di Ron Howard Eight Days a Week nel cartellone della manifestazione “Il Cinema Sotto le Stelle”.
L’ultima settimana di mostra ha anche visto la partecipazione di Astrid Kirchherr, che nonostante le difficili condizioni di salute ha voluto visitare la mostra, da lei stessa definita la più “grande e meglio curata” mai realizzata dal suo archivio, ed intrattenersi con i visitatori, che non si aspettavano una tale occasione.
Visto il grande successo, la mostra proseguirà per un tour mondiale nel 2018 che toccherà Spagna, Francia e Giappone.
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